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Novità per gli operatori delle infrastrutture stradali

Entreranno in vigore dal 21 dicembre 2024 i Criteri Ambientali Minimi per l’affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali (CAM Strade), adottati con D.M. 5 agosto 2024, pubblicato in G.U. Serie Generale n. 197 del 23-8-2024.

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) rappresentano un punto di riferimento strategico per promuovere pratiche sostenibili nelle infrastrutture pubbliche in Italia, in particolare per le opere stradali. Pubblicati dal Ministero della Transizione Ecologica nell’ambito del Green Public Procurement (GPP), questi criteri rispondono all’esigenza di integrare nei progetti e nelle gare d’appalto pubbliche requisiti ambientali rigorosi, in linea con gli obiettivi europei di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale. Destinati alle stazioni appaltanti e agli operatori del settore delle infrastrutture, i CAM stimolano l'adozione di soluzioni tecniche e materiali che minimizzino l'impatto ecologico lungo l’intero ciclo di vita delle opere.
Cuore dei CAM Strade è l’analisi del ciclo di vita o Life Cycle Assessment (LCA), una metodologia scientifica che quantifica l’impatto ambientale di un’opera durante tutte le fasi della sua vita, dalla produzione dei materiali alla costruzione, dall'uso alla gestione, fino alla dismissione. Grazie all’LCA, progettisti e amministrazioni possono misurare aspetti quali l’emissione di CO₂, il consumo di risorse naturali e la produzione di rifiuti, e individuare soluzioni che riducano significativamente questi impatti. In un contesto in cui le certificazioni ambientali e le verifiche di qualità sono essenziali, l’LCA permette di garantire scelte progettuali basate su evidenze misurabili e scientificamente validate, rafforzando la credibilità e l’efficacia dei CAM.
Tra i requisiti essenziali dei CAM per le infrastrutture stradali spiccano l’uso di materiali riciclati o riciclabili, la riduzione dell’impiego di risorse non rinnovabili e l’adozione di tecnologie di risparmio energetico. Ad esempio, l’utilizzo di LED per l’illuminazione stradale e l’installazione di pannelli fotovoltaici sono requisiti ormai consolidati per diminuire i consumi energetici delle infrastrutture. La gestione sostenibile delle risorse idriche è un’altra priorità: i CAM incoraggiano pratiche di drenaggio sostenibile e il riutilizzo delle acque meteoriche, riducendo l’impermeabilizzazione del suolo e mitigando i rischi di dissesto idrogeologico.
L’adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) non solo risponde a un’esigenza normativa e di sostenibilità, ma rappresenta anche un’opportunità strategica per gli operatori economici coinvolti nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture. L’implementazione di pratiche sostenibili e la conformità ai CAM possono infatti favorire la qualificazione delle imprese, posizionandole in modo competitivo sul mercato. Questo è particolarmente rilevante nei bandi di gara pubblici, dove l’aderenza ai CAM è un requisito obbligatorio e quindi cruciale per l’aggiudicazione.
Le aziende che investono in tecnologie ecologiche, processi produttivi a basso impatto e formazione specializzata per il proprio personale si pongono come partner di fiducia per le stazioni appaltanti. In questo contesto, l’adozione dei CAM diventa un valore aggiunto, capace di accrescere la reputazione e l’affidabilità delle imprese, aprendo la strada a nuovi progetti e collaborazioni. Inoltre, il focus sulla sostenibilità e sulla conformità ai criteri ambientali permette alle aziende di accedere a specifici incentivi e certificazioni, migliorando l’efficienza operativa e il profilo ambientale complessivo.
Queste opportunità creano un ciclo virtuoso: un aumento della domanda di soluzioni sostenibili stimola l’innovazione nel settore e porta le imprese a investire in materiali e tecnologie all'avanguardia, consolidando così la loro posizione di leadership in un mercato sempre più orientato verso la sostenibilità e la qualità certificata.

Di seguito, riportiamo un elenco sintetico dei servizi offerti da ICMQ utili per ottemperare ai requisiti richiesti dal CAM Strade, come indicati nei paragrafi del Decreto, di cui riportiamo i riferimenti:

  • LCA Critical review
    --> 1.3.1 Analisi del contesto e dei fabbisogni
    --> 1.3.2 Indicazioni per gli studi LCA
    --> 3.2.2 Appalto lavori basato su studi LCA

  • Verifica e pubblicazione EPD
    --> 1.3.2 Indicazioni per gli studi LCA
    --> 2.1.2 Contenuti del capitolato speciale d’appalto
    --> 2.2.6 Disassemblaggio e fine vita
    --> 2.2.8 Riutilizzo del conglomerato bituminoso di recupero
    --> 2.3.1 Circolarità dei prodotti da costruzione
    --> 2.3.2 Calcestruzzi confezionati in cantiere e preconfezionati
    --> 2.3.3 Prodotti prefabbricati in calcestruzzo, in calcestruzzo aerato autoclavato e in calcestruzzo vibro compresso
    --> 2.3.4 Prodotti in acciaio
    --> 2.3.5 Prodotti di legno o a base legno
    --> 2.3.8 Tubazioni in Gres ceramico
    --> 2.3.9 Tubazioni in materiale plastico
    --> 2.3.10 Barriere antirumore
    --> 2.4.2 Demolizione selettiva, recupero e riciclo
    --> 2.4.4 Rinterri e riempimenti
    --> 3.2.4 Prestazioni ambientali migliorative dei prodotti da costruzione

  • ETS (Emission Trading System) - Verifica e Convalida del quantitativo totale delle emissioni
    --> 1.3.3. Indicazioni per il Documento di indirizzo alla progettazione (DIP)

  • Envision SP
    --> 1.3.4 Competenze dei progettisti e della direzione lavori
    --> 2.5.1 Competenza tecnica del progettista
    --> 2.5.2 Competenza tecnica del direttore dei lavori

  • Esperto in sostenibilità ambientale per edilizia, infrastrutture e spazi verdi
    --> 1.3.4 Competenze dei progettisti e della direzione lavori

  • Certificazione Envision e Preliminary Assessment Envision
    --> 1.3.5 Verifica dei criteri ambientali e mezzi di prova

  • Verifica del contenuto di riciclato/recuperato/sottoprodotto (CPDOC262)
    --> 2.1.2 Contenuti del capitolato speciale d’appalto
    --> 2.2.8 Riutilizzo del conglomerato bituminoso di recupero
    --> 2.3.1 Circolarità dei prodotti da costruzione
    --> 2.3.2 Calcestruzzi confezionati in cantiere e preconfezionati
    --> 2.3.3 Prodotti prefabbricati in calcestruzzo, in calcestruzzo aerato autoclavato e in calcestruzzo vibro compresso
    --> 2.3.4 Prodotti in acciaio
    --> 2.3.5 Prodotti di legno o a base legno
    --> 2.3.8 Tubazioni in Gres ceramico
    --> 2.3.9 Tubazioni in materiale plastico
    --> 2.3.10 Barriere antirumore
    --> 2.4.4 Rinterri e riempimenti
    --> 3.2.4 Prestazioni ambientali migliorative dei prodotti da costruzione
    --> 3.2.5 Contenuto di aggregato riciclato nel calcestruzzo

  • Remade o Remade in Italy
    --> 2.1.2 Contenuti del capitolato speciale d’appalto
    --> 2.2.8 Riutilizzo del conglomerato bituminoso di recupero
    --> 2.3.1 Circolarità dei prodotti da costruzione
    --> 2.3.2 Calcestruzzi confezionati in cantiere e preconfezionati
    --> 2.3.3 Prodotti prefabbricati in calcestruzzo, in calcestruzzo aerato autoclavato e in calcestruzzo vibro compresso
    --> 2.3.4 Prodotti in acciaio
    --> 2.3.5 Prodotti di legno o a base legno
    --> 2.3.8 Tubazioni in Gres ceramico
    --> 2.3.9 Tubazioni in materiale plastico
    --> 2.3.10 Barriere antirumore
    --> 2.4.4 Rinterri e riempimenti
    --> 3.1.6.3 Grassi ed oli lubrificanti minerali a base rigenerata
    --> 3.1.6.4 Requisiti degli imballaggi in plastica degli oli lubrificanti
    --> 3.2.4 Prestazioni ambientali migliorative dei prodotti da costruzione
    --> 3.2.5 Contenuto di aggregato riciclato nel calcestruzzo
    --> 3.2.10.2 Grassi ed oli lubrificanti minerali: contenuto di base rigenerata
    --> 3.2.10.3 Requisiti degli imballaggi degli oli lubrificanti (biodegradabili o a base rigenerata)

  • Certificazione di prodotto in conformità alla prassi UNI/PdR 88
    --> 2.1.2 Contenuti del capitolato speciale d’appalto
    --> 2.2.8 Riutilizzo del conglomerato bituminoso di recupero
    --> 2.3.1 Circolarità dei prodotti da costruzione
    --> 2.3.2 Calcestruzzi confezionati in cantiere e preconfezionati
    --> 2.3.3 Prodotti prefabbricati in calcestruzzo, in calcestruzzo aerato autoclavato e in calcestruzzo vibro compresso
    --> 2.3.4 Prodotti in acciaio
    --> 2.3.5 Prodotti di legno o a base legno
    --> 2.3.8 Tubazioni in Gres ceramico
    --> 2.3.10 Barriere antirumore
    --> 2.4.4 Rinterri e riempimenti
    --> 3.2.4 Prestazioni ambientali migliorative dei prodotti da costruzione

  • Convalida Asserzione Ambientale sull'Indice di Riflessione Solare
    --> 2.2.1 Sostenibilità ambientale dell’opera

  • Convalida asserzione relativa alla distanza di trasporto inferiore a 90 minuti
    --> 3.1.2 Modalità di gestione dell’impianto produttivo di conglomerato bituminoso

  • Certificazione della provenienza dei materiali e dei prodotti da costruzione
    --> 3.2.11 Prodotti da costruzione che rientrano in un sistema di scambio delle emissioni per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra

  • LEED
    --> 2.4.1 Prestazioni ambientali del cantiere

  • Verifica e Validazione GIF Responsible Organization
    --> 2.5.3 Valutazione dei rischi non finanziari o ESG (Environment, Social, Governance)
    --> 3.2.3 Valutazione dei rischi non finanziari o ESG (Environment, Social, Governance)

  • Certificazione del Sistema di Gestione ambientale secondo UNI EN ISO 14001 o registrazione EMAS
    --> 3.2.1 Sistemi di gestione ambientale


  • Consulta i CAM vigenti

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    ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.