
LCA e critical review nel CAM
Come noto, il 5 Agosto 2024 è stato pubblicato dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) il decreto “Adozione dei criteri ambientali minimi per l’affidamento del servizio di progettazione ed esecuzione dei lavori di costruzione, manutenzione e adeguamento delle infrastrutture stradali (CAM strade)”, pubblicato in GU serie generale n. 197 del 23-08-2024, e che entrerà in vigore proprio nel corso del mese di Dicembre 2024, a 120 giorni dalla pubblicazione.
Si rammenta come questo decreto, così come i precedenti emessi, e relativi ad altre categorie di fornitura, sia lo strumento attuativo del Piano d'azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione, approvato dal MASE con il decreto 3 agosto 2023, che disciplina nel nostro paese l’adozione delle politiche di Green Public Procurement (GPP) stabilite a livello comunitario.
Questi decreti disciplinano i criteri ambientali minimi che le stazioni appaltanti sono tenute ad applicare nella redazione dei bandi di gare per la specifica categoria di fornitura, in forza di quanto previsto dall’art. 57 del Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36).
Tra le novità salienti contenute nel CAM Strade si segnala l’introduzione della valutazione ambientale del ciclo di vita - Life Cycle Assessment (LCA) dell’infrastruttura stradale, nel criterio premiante 3.2.2 “Appalto lavori basato su studi LCA”, previsto per l’appalto di aggiudicazione lavori o appalto integrato.
Lo sviluppo dello studio LCA dell’opera, già previsto per la Relazione di Sostenibilità dell’opera del progetto di fattibilità tecnico-economica, PFTE, (art 9 commi c e d, all. I7 d.lgs. 36/2023), prevede che tali studi siano condotti in conformità alle norme UNI EN 15643, UNI EN 17472 e UNI EN 15804, a seconda del livello pertinente all’applicazione.
Nel CAM Strade, al par. 1.3 “Indicazioni generali per La stazione appaltante” della premessa del decreto, e in particolare al criterio 1.3.2 “Indicazioni per gli studi LCA”, è specificato che lo studio LCA avente per oggetto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori sulla base del PFTE approvato, se non diversamente prescritto, può essere eseguito anche adottando una “metodologia semplificata”, in tal modo assolvendo comunque ai requisiti minimi richiesti dalla Relazione di Sostenibilità.
La semplificazione metodologica dello studio LCA consiste sostanzialmente nel limitare la valutazione ad un numero ridotto di fasi del ciclo di vita, e al calcolo di alcuni indicatori d’impatto ambientale, relativi ai soli consumi di energia, materia ed emissioni di CO2. In questo senso, e tralasciando gli elementi di dettaglio, le indicazioni principali prevedono:
1) Lo studio LCA deve considerare come obbligatorie le fasi del ciclo di vita della produzione, costruzione (moduli da A1 a A5 - fasi di produzione e di costruzione) e il fine vita dell’opera (moduli da C1 a C4 - fasi di fine vita).
2) Lo studio LCA dovrebbe riferirsi al corpo stradale e alla pavimentazione stradale, o almeno ai seguenti componenti specifici, a seconda del tipo di intervento previsto per l’opera:
Per nuove costruzioni o per gli interventi di riqualificazione:
• sottofondi stradali (inclusi lavori di movimento di terra),
• strati di fondazione,
• strati di base, di collegamento e usura o pavimentazione in calcestruzzo
Per interventi di manutenzione o riabilitazione:
• strati di base, collegamento e usura o pavimentazione in calcestruzzo
3) Il periodo di riferimento dello studio LCA (Reference Study Period, RSP) deve essere pari alla durata di vita utile dell’infrastruttura (Reference Service Life, RSL), o a quella dichiarata in progetto, in relazione alla importanza dell’opera.
4) La relazione LCA che contiene lo studio deve includere l’esplicitazione di almeno tre indicatori a scelta, tra gli indicatori primari di impatto ambientale (di cui alla Tabella 3 della EN15804:2019) o tra i parametri descrittori dell’uso di risorse energetiche primarie (di cui alla Tabella 6 della EN15804:2019), di cui almeno uno deve essere il potenziale di riscaldamento globale (GWP-Total, Global Warming Potential Total). La scelta dei tre indicatori utilizzati andrà giustificata alla luce della loro rilevanza per il progetto specifico.
5) In merito ai dati impiegati, la relazione LCA deve essere allegata al progetto in forma completa, comprensiva di banche dati, analisi della qualità dei dati (in conformità alla UNI EN 15941), e alla specifica dei software impiegati. Ove possibile, devono essere preferiti dati primari e, laddove impiegate dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD), queste devono essere in corso di validità e allegate.
Con l’inserimento nei bandi del criterio premiante previsto dal CAM Strade, le stazioni appaltanti potranno dunque stimolare le aziende del settore a proporre soluzioni migliorative rispetto al progetto, valutate in termini di riduzione dei tre indicatori d’impatto ambientale dell’opera, purché non vengano meno i requisiti di sostenibilità del prodotto proposto in fase di realizzazione, rispetto a quello previsto in fase progettuale. Perché la Direzione Lavori possa effettuare tale valutazione, assume fondamentale rilevanza la presenza di una EPD del prodotto proposto in fase di realizzazione.
Essa è infatti lo strumento mediante il quale dimostrare il miglioramento delle performance degli indicatori ambientali del prodotto proposto in fase di realizzazione rispetto a quello previsto a progetto, così come la sua sola presenza è elemento preferenziale rispetto ad un prodotto privo di EPD.
L’importanza della redazione della relazione LCA, soprattutto nei confronti del mercato, è espressa in particolare nei punti 1.3.2 “Indicazioni per gli studi LCA” (criterio minimo) e 3.2.2 “Appalto lavori basato su studi LCA” (criterio premiale) del decreto CAM.
In particolare, il primo criterio definisce che la relazione LCA sia accompagnata da un attestato di verifica che attesti la Critical Review della stessa, emesso da un organismo di certificazione (come ICMQ) o da figure professionali qualificate all’utilizzo di protocolli di sostenibilità. In quest’ultima categoria potrebbero quindi rientrare tutti i soggetti qualificati nell’ambito della sostenibilità delle infrastrutture, come gli Envision Sustainability Professional (ENV SP).
Il criterio premiale 3.2.2, invece, prevede che la relazione LCA, aggiornata con le proposte migliorative offerte rispetto al progetto a base gara, preveda anch’essa il rilascio di un attestato di verifica, emesso, in questo caso solo da un organismo accreditato secondo la 17029, per la ISO 14025.
Bisogna però sottolineare come la Critical Review svolta da un organismo terzo, accreditato secondo la ISO 17029, fornisca le massime garanzie di competenza tecnica oltre che di terzietà e indipendenza per il rilascio dell’attestato di verifica, elementi, questi ultimi, particolarmente importanti per una Stazione Appaltante che deve valutare la conformità ai requisiti CAM richiesti.