Intervista a Fausto Addessi - Studio di Ingegneria Pasquetti - esperto BIM
Riportiamo l'intervista rilasciata da Fausto Addessi, BIM Specialist certificato da ICMQ.
Ci racconti il suo percorso professionale e come è arrivato a conoscere ed imparare il metodo BIM.
Mi sono laureato in Ingegneria edile con la specializzazione in tecniche del costruire presso l’Università di Roma Tor Vergata. Ho iniziato a lavorare come disegnatore e progettista CAD e BIM Revit per il Gruppo ECF impianti tecnologici e Costruzioni S.p.a. dove ho portato a termine attività di cantiere e la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva in ambito architettonico, strutturale ed impiantistico. Ho compreso fin da subito le grandi potenzialità del BIM e quindi ho deciso di ottenere la certificazione come BIM Specialist attraverso ICMQ. Grazie a questo titolo, ho poi potuto svolgere attività di programmazione parametrica BIM Revit, elaborazione modello 3D, importazione ed esportazione dati parametrici, abachi, computi, impostazione e impaginazione tavole, elaborazione famiglie di sistema e caricabili, controllo interferenze. Ho iniziato anche a lavorare con il BIM manager tramite worksharing, ad agire su fasi di demolizione e ricostruzione con il controllo delle fasi, tramite timeline e cronoprogramma con il software Naviswork che raccoglie ed integra dati di applicazioni differenti in unico modello BIM. Ho seguito poi per lo studio anche l’applicazione della norma UNI BIM 11337 che regola gli aspetti legati al tema della gestione digitale dei processi informativi delle costruzioni.
Perché ha deciso di diventare BIM specialist?
Sul fronte della digitalizzazione del settore edile e delle costruzioni anche l’Italia si sta inserendo in un contesto internazionale sempre più competitivo. Nel nostro contesto lavorativo si esige un costante aggiornamento non solo di processi e procedure, ma anche delle competenze richieste ai professionisti della metodologia BIM. La figura del BIM Specialist va oltre la pura e semplice conoscenza operativa e tecnica degli specifici applicativi, ma a queste aggiunge competenze specifiche di gestione dei dati e dei flussi informativi, andando anche a configurarsi come una figura di raccordo tra i tecnici e il BIM Coordinator. E’ ormai il mercato a richiedere questo tipo di professionalità. Dal 2019, infatti, diventerà obbligatorio l’utilizzo del Building Information Modeling per le opere che prevedono investimenti superiori ai 100 milioni di euro e quindi la presenza del BIM Specialist sarà essenziale.
Che vantaggi ha ottenuto (professionali, informativi, ecc)?
Sicuramente è cambiato il metodo di lavoro, più efficiente e di qualità. Le tempistiche anche sono migliorate: in minor tempo si riescono ad ottenere degli ottimi risultati. Essere un esperto di Building Information Modeling permette di migliorare le proprie performance lavorative, sia per le aziende o i grandi studi professionali, che per i soggetti autonomi e i progettisti. Nel mondo della progettazione, ma non solo, sta diventando sempre più importante ampliare le proprie competenze per competere sul mercato e diventare un punto di riferimento per il settore delle costruzioni.
Ha avuto esperienze professionali particolarmente significative grazie alle certificazioni ottenute?
A dicembre dello scorso anno sono stato nominato BIM Coordinator di A-Sapiens, il portale ufficiale della formazione professionale per architetti, ingegneri ed imprese operanti nel settore edile attraverso il quale ho coordinato la progettazione definitiva a esecutiva del nuovo ospedale San Cataldo di Taranto in ambito architettonico, strutturale e impiantistico, computistica con estrapolazione ed elaborazione dati. Questo mi ha permesso di lavorare ad una nuova struttura ospedaliera che rappresenta una perfetta sintesi tra ospitalità, architettura e sostenibilità. L’Ospedale garantisce alti standard qualitativi, ambientali, impiantistici e tecnologici capaci di assicurare elevati livelli di comfort, funzionalità e sicurezza. Per la progettazione, realizzata appunto in ambiente BIM, l’ospedale si è avvalso degli strumenti di calcolo più avanzati per ciò che riguarda l’analisi di forma e orientamento dell’edificio e la simulazione del comportamento dello stesso, al fine di ottimizzarne il dialogo con il territorio.
Quale crede che siano i vantaggi del BIM oggi e quale sarà la sua evoluzione in futuro?
Il Building Information Modeling comporta notevoli benefici per ogni attore coinvolto nelle fasi di progettazione e costruzione di un edificio o di un'infrastruttura. In particolare, riduce i costi del ciclo di vita del patrimonio immobiliare pubblico e il numero di errori e omissioni durante la fase di progettazione del progetto. Allo stesso tempo migliora la comprensione collettiva dell’intento progettuale, la comunicazione tra tutti gli attori coinvolti nel progetto, ottimizza la gestione dei progetti e riduce il numero di revisioni necessarie, gli extra-costi e i ritardi, quindi tutto ciò che riguarda il lavoro non preventivato, garantendo così la sostenibilità della progettazione e della gestione di un’opera. Tutti questi progetti continueranno a perdurare nel tempo e ad innovarsi per rendere ancora più efficiente e indispensabile l’utilizzo del BIM.