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BIM&PA: un progetto per favorire la certificazione nelle Pubbliche Amministrazioni

Si è concluso lo scorso 6 giugno a Trieste, presso la Area Science Park, il ciclo di seminari promosso da Civiltà di Cantiere in partnership con ICMQ, Harpaceas, One Team e STR-Teamsystem, dedicato ai vantaggi del BIM nella gestione delle opere pubbliche. Il Friuli Venezia Giulia è stato infatti scelto come area territoriale di avvio del progetto BIM&PA con cui i Partner, insieme a Civiltà di Cantiere, intendono orientare e favorire una sempre più ampia consapevolezza dell’importanza e dei vantaggi che il ricorso al BIM può apportare al lavoro e all’efficienza delle amministrazioni pubbliche chiamate a confrontarsi ogni giorno con una complessità normativa e una farraginosità di norme, ma anche con un’organizzazione arretrata e con competenze nella maggior parte dei casi superate. Senza contare la resistenza mentale all’innovazione da parte di funzionari e dirigenti che, mediamente, hanno un’età che sfiora i 55 anni.
Il progetto nasce dalla convinzione che aiutare a conoscere il funzionamento del BIM, così come sperimentare percorsi di digitalizzazione, mostrando concretamente la fattibilità di un approccio nuovo nella gestione dell’iter di un’opera pubblica possa consentire di superare molte delle criticità che oggi caratterizzano il lavoro delle amministrazioni pubbliche.
Del resto, appare quanto mai evidente che soltanto con un diffuso ricorso al BIM da parte delle committenze pubbliche, il suo utilizzo e la sua diffusione nel nostro Paese potranno subire un’accelerata, consentendo di attivare un grande processo di innovazione che ha nell’organizzazione e nelle competenze dei singoli e di sistema i fattori determinanti di questo cambiamento. E’ in questo ambito che anche la certificazione può assumere una funzione determinante.
Il progetto coordinato dal direttore di Civiltà di Cantiere, Alfredo Martini, si sviluppa attraverso un format replicabile basato su un evento informativo di carattere generale dedicato alla conoscenza e all’approfondimento del quadro normativo esistente e ai principali elementi che lo contraddistinguono per quanto riguarda gli aspetti gestionali, gli strumenti e le procedure da attivare da parte di una PA. L’evento si caratterizza soprattutto per un confronto aperto tra Civiltà di Cantiere e i partner del progetto con la platea dei funzionari pubblici e dei professionisti che collaborano e si confrontano con le amministrazioni locali. Questo evento di apertura ha dato l’avvio nel marzo scorso al primo percorso, organizzato nell’ambito di un progetto dedicato all’innovazione promosso proprio dalla Regione Friuli Venezia Giulia, chiamato “Cantiere 4.0”.
Ad esso ha poi fatto seguito l’attività seminariale vera e propria, articolata in tre moduli, gestiti in collaborazione con i singoli partner. Diretti alla PA, ma aperti anche a professionisti di diverse categorie, i tre seminari si sono tenuti tra aprile e giugno presso i poli tecnologici presenti nella InnovationPlatform4FVG. In essi sono state affrontate tutte le principali questioni poste dal DM560/2017, intrecciando i diversi temi analizzati da diversi punti di vista da esperti e tecnici, docenti universitari e top management delle aziende partner.
Il tema della certificazione è stato richiamato in tutti i seminari, ma è stato in occasione dell’evento del 6 giugno che esso è stato oggetto di uno specifico approfondimento da parte del direttore generale di ICMQ Lorenzo Orsenigo, che ha ripercorso la storia di come si è giunti nel nostro Paese a creare le condizioni per una specifica tecnica dedicata al BIM a misura delle norme tecniche. Ciò sia per quanto riguarda il personale che le organizzazioni. Attraverso un’analisi delle modalità con cui si arriva alla certificazione fino al suo valore, la relazione del direttore Orsenigo ha consentito ai presenti di conoscere i vantaggi competitivi che l’acquisizione di una validazione delle proprie competenze o dell’esistenza di un sistema gestionale strutturato a misura di BIM può determinare.
In Friuli Venezia Giulia si apre adesso una nuova fase finalizzata a costruire direttamente con le amministrazioni interessate a sviluppare un dialogo in grado di aiutarle a dotarsi delle competenze e degli strumenti necessari a introdurre il BIM nell’attività ordinaria di pianificazione e gestione delle gare di appalto di opere pubbliche.
Il progetto proseguirà poi con un secondo ciclo di seminari in autunno, organizzato in collaborazione con l’assessorato dei Lavori pubblici della Regione Veneto, attraverso modalità simili a quelli del Friuli Venezia Giulia.

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.