Azioni di sostegno per l’economia circolare in Lombardia
Dal 27 gennaio al 13 marzo si possono presentare le domande per partecipare al bando “Innovazione delle filiere di Economia circolare Fase 3”, indetto da Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia.
Favorire la transizione delle piccole e medie imprese lombarde verso un modello di economia circolare, la riqualificazione dei settori e delle filiere lombarde e il riposizionamento competitivo degli interi comparti rispetto ai mercati attraverso il sostegno a:
1. Progetti che promuovano il riuso e l'utilizzo di materiali riciclati, di prodotti e sottoprodotti o residui derivanti dai cicli produttivi in alternativa alle materie prime vergini e la riduzione della produzione dei rifiuti.
2. Eco-design: progetti che tengano conto dell’intero ciclo di vita del prodotto secondo la metodologia Life Cycle Thinking
Micro, piccole, medie imprese della Lombardia, in forma singola o aggregazione di almeno 3 imprese.
Possono partecipare all’aggregazione anche soggetti che non siano in possesso dei requisiti (p.e. grandi imprese, centri di ricerca, associazioni di categoria, società consortili che non rispettano il requisito di essere MPMI o altro), che non potranno essere beneficiari di contributi, ma saranno comunque considerate parte del piano di investimento proposto e tenute in considerazione in sede di valutazione del progetto.
Gli interventi agevolabili sono descritti al punto B.2 del bando. I progetti devono essere realizzati su territorio lombardo.
Non è previsto, invece, un tetto massimo di investimento, che viene lasciato alle stime della singola impresa o aggregazione.
Sono ammissibili esclusivamente le seguenti tipologie di spesa:
a) Consulenza (collaborazione con enti di Ricerca, servizi specialistici per lo sviluppo di
prototipi, check up tecnologici, analisi del ciclo di vita del prodotto/servizio - e.g. LCA -, studi per la sostituzione dei materiali attualmente utilizzati nei prodotti con materiali circolari, definizione di strategie commerciali, marketing e comunicazione, ecc.).
b) Investimenti in attrezzature tecnologiche (acquisto e/ leasing) e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto.
c) Assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni ambientali di processo e di prodotto (es. ISO 14001, EMAS, ECOLABEL, EPD ecc.).
d) Assistenza e costi di acquisizione delle certificazioni tecniche. e) Servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software/hardware e prodotti relativi al
progetto.
f) Materiali e forniture strumentali alla realizzazione del progetto (inclusi prototipi).
g) Spese per la tutela della proprietà industriale.
h) Spese del personale dell’azienda solo se espressamente dedicato al progetto (fino a un massimo del 20% della somma delle voci di spesa da a) a g)). Qualora venga impiegato ulteriore personale di nuova assunzione, esclusivamente dedicato al progetto, potrà essere riconosciuta un’ulteriore quota nel limite del 10% della somma delle voci di spesa da a) a g).
Consulta il bando.