Audit a distanza: parlano gli esperti
Abbiamo chiesto ai nostri ispettori di raccontare la propria esperienza in merito agli audit a distanza.
Di seguito l’intervista a Luca Corradi.
In merito alla sua esperienza riguardo gli audit a distanza, quali pensa che siano i vantaggi e le criticità per le aziende che si rendono disponibili ad attuarli?
Sulla base degli audit che ho svolto (per lo più sistemi di gestione qualità, marcatura CE, controllo di produzione in fabbrica – FPC per il calcestruzzo, e nel settore delle imprese di costruzioni, EA28) ho rilevato da parte delle aziende molta disponibilità nei confronti delle ispezioni a distanza. I vantaggi manifestati sono sicuramente di tipo economico: risparmio su spese vive di trasferta, per i pasti e i pernottamenti.
Le criticità, invece, riguardano per lo più la condivisione dei documenti cartacei, che vanno scansionati per poter risultare leggibili. Per gli interlocutori meno giovani si è ravvisata una certa paura o scetticismo nei confronti delle nuove tecnologie. Certamente, in questo periodo di emergenza, la tecnologia, comunque messa a dura prova da un utilizzo intensivo, ha sopperito e consentito di procedere con le attività, benché in questo lavoro, come in molti altri, resta importante la presenza diretta e in campo dell’auditor.
In questo momento storico particolare, quali azioni potrebbe pianificare un’azienda per gestire comunque gli audit pianificati?
In base alla mia esperienza, le aziende potrebbero cogliere l’occasione di questo momento di pausa per rivedere le modalità aziendali di archiviazione dei documenti, al fine di renderli disponibili in formato elettronico e quindi condivisibili. Ciò permetterebbe sicuramente di ottenere, da un lato, un vantaggio per l’azienda stessa e una maggiore efficienza nella gestione della documentazione, dall’altro, una riduzione sensibile degli attuali tempi "morti" dovuti alla preparazione dei documenti e maggiore rapidità nell’ottenere le certificazioni.