600 iscritti in due mesi per la più grande community di esperti BIM in Italia!
Cominciamo dai numeri: in soli 4 mesi, dai primi annunci del progetto alla realizzazione del primo evento, quasi 600 tecnici certificati come esperti BIM si sono uniti alla BIM Community di ICMQ.
Di questi, oltre 200 hanno partecipato ai primi due webinar organizzati, per i quali ci si è affidati a relatori e professionisti ben noti nel settore: il prof. Alberto Pavan del Politecnico di Milano e gli avv. Andrea Versolato e Cristian Barutta dello studio legale VBS.
Si tratta di risultati oltremodo lusinghieri che testimoniano una volta di più la domanda, da parte di una comunità di tecnici e professionisti - con competenze ed esperienze già comprovate nell’applicazione ed utilizzo del BIM – di luoghi e forme nuove attraverso cui confrontarsi e conoscersi.
Per ICMQ si tratta naturalmente, più ancora che un punto di partenza, di un attestato di fiducia a cui rispondere, d’ora in avanti, con un programma di iniziative ambizioso e con contenuti di qualità.
Alla luce del positivo seguito che hanno avuto i due webinar, sia in termini di “audience” che di riscontri ai sondaggi lanciati a valle di ognuno, val la pena richiamare alcuni dei contenuti più interessanti emersi durante gli incontri con gli esperti, ricordando anche, a chi non avesse potuto partecipare per impegni di lavoro, che le registrazioni ( e le slides) sono ancora disponibili nella bacheca del gruppo “generale” della community, a cui tutti gli iscritti hanno liberamente accesso, con la possibilità anche di commentare e di aggiungere ulteriori riflessioni e considerazioni personali, nonché suggerimenti sugli approfondimenti da sviluppare.
Norme tecniche e contratti: i due temi dei primi webinar
Nel primo webinar del 21 aprile, sul tema “BIM 2.0. L’evoluzione delle norme e la loro applicazione”, il prof. Pavan ha ripercorso velocemente il quadro normativo attuale per commentare, in particolare, le novità introdotte dal secondo decreto Baratono e dalle recenti Linee guida per l’attuazione del PNRR, tracciandone le principali direttrici evolutive, in chiave soprattutto europea.
Tra queste ultime, è il caso di dedicare almeno una citazione ai lavori in corso, in ambito WG8 al CEN, che porteranno ad una norma europea che disciplinerà, in un quadro di regole comuni e condivise a livello europeo, sia le figure professionali che i sistemi di gestione aziendali; fatto che può essere letto come un sostanziale apprezzamento, seppure ex post, al lavoro normativo inaugurato da UNI in Italia.
Di certo interesse, almeno in prospettiva anche se dalle tempistiche di adozione forse più incerte, è poi il lavoro iniziato sul tema della contrattualistica; in quest’ambito, infatti, se vi è da un lato l’oggettiva necessità di evolvere verso forme contrattuali dall’approccio più “collaborativo” nel settore degli appalti, vi sono dall’altro culture ed impostazioni generali del diritto fortemente diverse da far convergere.
Se la cultura anglosassone del diritto è infatti più incline a vedere il contratto prevalere sulla legge, nella impostazione “romanica” che caratterizza i Paesi latini come il nostro, vi è invece un’impostazione giuridica diversa ed opposta, incardinata, viceversa, sulla prevalenza della legge rispetto al contratto.
Proprio l’analisi della contrattualistica è diventata, due settimane più tardi, il 6 maggio, il tema specifico del secondo webinar; protagonista dell’approfondimento è stato in particolare il capitolato informativo, di cui gli avvocati Versolato e Barutta hanno evidenziato quelle che sono le funzioni, che non vanno intese limitate ad un ambito solo operativo, in quanto esso deve consistere in un documento che concorre a definire l’oggetto principale della prestazione BIM ma anche le obbligazioni accessorie, le responsabilità dei soggetti coinvolti ed i diritti e gli obblighi di ciascuna parte.
In forza di quanto sopra, gli avv. Versolato e Barutta hanno ben chiarito che: ”all’atto della redazione del Capitolato Informativo sono richieste valutazioni di tipo giuridico, che devono essere effettuate sia dal committente sia dagli operatori economici interessati. A tal fine risulta dunque auspicabile la presenza nei singoli organigrammi, oltre ai noti profili con caratteristiche tecniche e gestionali, anche di figure professionali con una forte connotazione giuridico contrattuale applicata al BIM.”
Il Contract Manager, per esempio, quando già presente, potrebbe acquisire una specifica competenza anche sul BIM.
Un riscontro dell’interesse per le due iniziative è venuto anche dalla convinta presenza ai due webinar per tutta la loro durata e dall’ampia adesione ai sondaggi proposti al termine degli stessi, da cui sono emerse precise indicazioni sulla necessità di approfondire ulteriormente le seguenti problematiche:
1. Tematiche contrattuali (redazione nuovi documenti, revisione contratti esistenti)
2. Responsabilità in ambito BIM ed aspetti assicurativi
3. Profili giuridici discendenti dall’utilizzo e gestione ACDAT, Tematiche contrattuali (redazione nuovi documenti, revisione contratti esistenti)
Gli ultimi webinar di luglio: il BIM in pratica, infrastrutture e BIM Uses
Per la prima metà di luglio sono stati programmati altri due appuntamenti, organizzati questa volta in collaborazione con l’ing. Paolo Borin e l’ing. Rachele Bernardello dell’Università di Padova (LIM.lab – DICEA).
Il primo evento è stato dedicato ad uno dei temi più attuali e, per certi versi, dibattuti nell’ambito della modellazione BIM di strutture civili, ovvero quello delle infrastrutture lineari e, in particolare, di ponti e strade; diversamente, infatti, da quanto possa oramai dirsi per le costruzioni edili, la modellazione di infrastrutture stradali in ambito BIM sta ancora procedendo verso una convergenza di metodologie e strategie per l’organizzazione dei contenuti informativi.
Dopo aver riservato perciò una panoramica solo introduttiva su alcuni concetti fondamentali alla base della modellazione BIM (gerarchia del progetto, definizione del tracciato, organizzazione di livelli e quote), il webinar si è concentrato su due casi pratici, per commentarne:
- le scelte progettuali di base effettuate e le implicazioni relative
- le criticità legate alle strategie di modellazione adottate
- le alternative possibili nell’ambito della libertà di interpretazione del progettista
- spunti ed indicazioni per buone prassi da seguire
Nel secondo evento sono state invece analizzate e commentate alcune buone prassi a cui attenersi nella definizione puntuale del BIM use di un modello informativo; uno degli aspetti spesso meno considerati e tuttavia più importanti - come d’altra parte la stessa ISO 19650-1 ci ricorda - che meriterebbero una maggiore attenzione da parte soprattutto delle Committenze nella definizione iniziale dei contenuti di un progetto e di una gestione di commessa in BIM.
Dopo una breve richiamo dei concetti generali sulla gerarchia verticale alla base dei BIM purposes (es. registro immobiliare, conformità normativa, supporto e analisi di business, risk management) e BIM Uses (es. redazione tavole ed estrazione documentazione, clash detection, code checking, supporto al cantiere etc), e sulle relative ricadute delle scelte fatte (in termini di team, processi e strumenti) sono stati presentati e commentati alcuni principi guida e buone prassi da seguire nella pratica.
Per iscrizioni alla BIM Community scrivi a bimcommunity@icmq.org riportando il numero del tuo certificato rilasciato da ICMQ