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La figura del professionista della security

Intervista al Dr. Alessandro Manfredini, Direttore Group Security & Cyber Defence di A2A - Presidente di AIPSA – Esaminatore ICMQ per la certificazione professionista security UNI 10459.

Dr Manfredini, in che modo la sua esperienza professionale la colloca nel mondo della security?
Mi sono avvicinato al mondo della security aziendale dopo un’esperienza di oltre un decennio come ufficiale dei Carabinieri. Diciamo che è stata una transizione abbastanza tradizionale per quegli anni, anche se in quel periodo, mi riferisco agli inizi degli anni duemila, già cominciavano ad esserci percorsi formativi anche a livello universitario che davano la possibilità ai giovani di affacciarsi in modo sistematico a questo mondo. La mia primissima esperienza risale appunto al 2004, quando ho assunto l’incarico di security manager (e successivamente anche HSE manager) per il Gruppo Espresso: la ricordo come estremamente formativa, anche perché il management di allora mi diede la possibilità di continuare a studiare specializzandomi in security management ed in quegli anni riuscii anche a certificarmi come professionista Security UNI 10459. Successivamente accolsi la sfida di partecipare alla start up di ITALO, dove assunsi l’incarico di Direttore della Sicurezza aziendale (safety e security) e facility: sicuramente una esperienza più ampia che mi ha permesso di conoscere meglio il settore ferroviario, con responsabilità maggiori rispetto agli anni precedenti. Anche in questi anni ho continuato a dedicare tempo all’aggiornamento professionale e a seguire i programmi formativi in ambito universitario e non, con la finalità di supportare i giovani che cominciavano ad approcciare al mondo della security. Anche il mio impegno in ambito associativo cominciava a prendere forma più strutturata: ho dedicato, anche in quegli anni, molto tempo alla nostra associazione AIPSA perché ho sempre creduto in un sano networking professionale, rivolto a far crescere le competenze della community. Terminata l’esperienza in ITALO ho fondato una Società di consulenza e per qualche anno ho cercato di mettere a frutto tutto quello che avevo fatto per le Aziende per le quali avevo precedentemente lavorato. In quegli anni ho continuato a mantenere i rapporti con le università e gli enti di certificazione come CERSA (oggi incorporata in ICMQ) di cui sono anche esaminatore per la certificazione dei Professionisti Security UNI 10459. Dal 2016 sono Il Direttore della Security del Gruppo A2A, ove abbiamo implementato un modello organizzativo in cui la security ha la responsabilità di gestire i rischi operativi (provenienti dal mondo fisico e dal mondo cibernetico) per tutte le Società controllate da A2A SpA attraverso un approccio olistico orientato a garantire la continuità - tra l’altro - dei servizi essenziali di pubblica utilità. Da giugno di quest’anno sono stato eletto Presidente di AIPSA dopo un quadriennio in cui ero stato Vicepresidente.

Una lunga esperienza, la sua, non solo in ambito security ma anche in ruoli manageriali. Quali sono, a suo avviso, le qualità che dovrebbe possedere e potenziare un professionista della security?
Il Professionista della Security in questi ultimi 30 anni si è trasformato seguendo la naturale evoluzione di quest’ambito. Anche il nostro mondo risente delle complessità, così come altri settori molto specialistici che hanno subito negli ultimi anni fenomeni legati alla globalizzazione e alla transizione digitale dei processi industriali. Sarebbe comunque un errore pensare però di voler risolvere le la questione dei rischi attraverso un approccio esclusivamente tecnologico: le specificità del nostro mondo, soprattutto se si ricoprono incarichi di responsabilità, devono essere gestite con metodo e managerialità, finalizzate a semplificare ciò che è complesso attraverso scelte sostenibili per le nostre aziende. Il professionista della security deve essere un uomo o una donna innanzitutto curioso, con la voglia di mantenersi sempre aggiornato e con la forza di affrontare sempre maggiori sfide. Deve sapersi adattare ai cambiamenti e avere uno spiccato senso pratico e buone doti manageriali e di leadership, che gli consentano di poter gestire gli eventi emergenziali e di crisi che in qualche modo possono coinvolgere la propria organizzazione.

Come responsabile della security di A2A, ha fatto una scelta importante, quella di certificare con ICMQ, come professionisti security UNI 10459, il team dei suoi collaboratori. Qual è stata la motivazione e quali i benefici attesi?
Da quando è stata istituita la funzione della security di gruppo ho sempre cercato di garantire un “servizio” di qualità per tutte le società del gruppo. La progettazione e la successiva implementazione di un sistema di gestione della security aziendale efficace ed efficiente non possono non passare dalla qualificazione professionale del proprio personale, così abbiamo puntato molto sulla formazione di tutta la squadra di security (che negli ultimi anni è molto cresciuta) e sui colleghi di altre funzioni che in qualche modo interagiscono con la nostra funzione o sono coinvolti nei processi. Abbiamo poi voluto dare concretezza a questo percorso di crescita professionale creando un corso qualificato che consentisse al personale di potersi certificare: oggi posso dire che la quasi totalità del personale di security del gruppo è certificato come professionista security UNI 10459 con ICMQ e c’è una buona parte della popolazione aziendale che conosce bene cosa sia la funzione di security, quali compiti e responsabilità ha all’interno dell’azienda. Ognuno di loro si sente partecipe di questo processo con tangibili benefici per la sicurezza di tutto il personale.

Lei è stato recentemente eletto presidente di AIPSA – Associazione Italiana Professionisti Security Aziendale, dopo aver ricoperto per diversi anni la carica di vicepresidente dell’associazione. Quali saranno le nuove iniziative che l’associazione introdurrà per sostenere lo sviluppo del professionista della security?
Il Direttivo 2022-2025 che presiedo e che si è insediato a fine giugno di quest’anno, si è dato un obiettivo molto ambizioso, vale a dire quello di rafforzare la posizione di AIPSA come interlocutore per le istituzioni e la società civile in generale, nell’ambito delle tematiche del nostro settore. Per fare ciò vogliamo che tutta la community dei professionisti della security cresca e sia costantemente aggiornata per fronteggiare le nuove sfide professionali. Abbiamo dunque deciso di darci un programma strutturato che, partendo dall’intercettare i bisogni della base associativa, sia in grado di veicolare tutta una serie di iniziative: per ogni argomento scelto sarà costituito un gruppo di lavoro che avrà il compito di creare occasioni di formazione su quella determinata tematica e una pubblicazione a carattere scientifico/divulgativo che possa lasciare traccia scritta del know how dei propri associati. A settembre lanceremo una survey proprio per intercettare questi bisogni, anche se alcune tematiche come la formazione e l’awareness, la cyber security, gli ESGs riteniamo che siano topics fondamentali ed universali per cui le iniziative sono già in corso.
Per ogni ulteriore informazione invitiamo tutti a visitare il nostro sito (www.aipsa.it) ove pubblicheremo periodici aggiornamenti.



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