Lavorare in sinergia per dare più linfa alle infrastrutture
Intervista a Pietro Bruni, Ingegneria di Sistema della Direzione Investimenti di RFI .
Socio di ICMQ già da oltre trent’anni, RFI ne ha sempre condiviso e supportato la strategia di miglioramento continuo e di innalzamento del livello di qualità in senso ampio del termine, anche nel settore ad esso afferente.
Quali sono i temi della collaborazione tra RFI e ICMQ?
La collaborazione tra Rete Ferroviaria italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS, costituito anche da ANAS e Italferr) e ICMQ, in essere da lungo tempo, è basata sull’interesse comune di tracciare un’evoluzione del modello di sviluppo infrastrutturale al fine di integrare l’innovazione e la sostenibilità come driver essenziali per fornire un contributo efficace alla transizione in atto attraverso la progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture più sostenibili.
In quest’ottica abbiamo lavorato - per il tramite di Italferr nella sua qualità di società di ingegneria - in particolare all’integrazione della metodologia BIM, nella consapevolezza che la digitalizzazione acquisisce un ruolo determinante per realizzare gli obiettivi di sostenibilità richiesti dal profondo cambiamento che continua a caratterizzare il settore delle costruzioni e quello delle infrastrutture. Le soluzioni tecnologiche dal BIM al Digital Twin, così come approfondire il ruolo e il contributo della digitalizzazione rispetto all’analisi LCC (Life Cycle Costing) e LCA (Life Cycle Assessment) di un’opera in termini di raccolta e di elaborazione interoperabile dei dati, diventano strumenti indispensabili soprattutto per misurare concretamente la sostenibilità delle infrastrutture. Proprio ai fini di una valutazione oggettiva della sostenibilità dei progetti infrastrutturali la collaborazione tra ICMQ e RFI è stata orientata all’uso dei protocolli di sostenibilità, come il protocollo Envision.
La collaborazione è poi proseguita anche nell’ambito dell’Associazione Infrastrutture Sostenibili, con particolare riferimento ai tavoli di lavoro istituiti che coinvolgono committenze e stazioni appaltanti, studi di progettazione, imprese di costruzioni, aziende produttrici di materiali, società di servizi, con l’obiettivo principale di favorire la diffusione di una cultura ampia e qualificata della sostenibilità e una sempre maggiore consapevolezza del valore sociale ed economico correlato alle infrastrutture sostenibili.
Qual è l’impegno di RFI per promuovere “infrastrutture sostenibili”?
Le infrastrutture di trasporto costituiscono il “sistema nervoso” di un Paese e come tali possono abilitare e dare linfa ad una rete di progetti integrati che si traducono in una trasformazione in chiave sostenibile dei territori.
RFI è fortemente impegnata nell’attuazione del PNRR per ridisegnare concretamente la mobilità del Paese portando nei territori, nelle città, tra le comunità, l’opportunità di un dialogo interdisciplinare volto a tracciare e costruire intorno all’opera infrastrutturale nuovi modelli di vita sociale secondo criteri di sostenibilità e inclusione.
Le competenze e l’esperienza maturata da RFI nella progettazione e realizzazione di infrastrutture sostenibili hanno portato ad individuare nel protocollo Envision un utile strumento per attestare l’impegno della Società nella ricerca di soluzioni progettuali più efficaci in termini di sostenibilità che consentono di attuare una progettazione integrata, fornire agli stakeholder un quadro chiaro ed esaustivo in merito ai benefici correlati alla realizzazione dell’opera infrastrutturale, monitorare l’intero ciclo di vita di un’opera, riorganizzare ed automatizzare i flussi di attività in ambiente collaborativo.
Abbiamo pertanto lavorato in sinergia con ICMQ per la stesura di Linee Guida specifiche finalizzate all’applicazione del Protocollo Envision sia alle infrastrutture ferroviarie lineari che alle stazioni, intraprendendo il correlato iter di certificazione per progetti chiave come la linea AV Napoli-Bari, il collegamento ferroviario con l’Aeroporto di Venezia, le stazioni di Pesaro, Cattolica, Milano Porta Romana ed il riassetto del piazzale Freud antistante la stazione di Milano Garibaldi. Con particolare riferimento alle stazioni è stata valorizzata la sinergia dei due protocolli di sostenibilità Envision e LEED.