2022: passi concreti verso la sostenibilità
L’attività di ICMQ nell’anno 2022 è stata allineata a quella dell’anno precedente.
Nel corso dell’anno si è attenuata la pressione per la crisi pandemica e, di fatto, nella seconda parte dell’anno si è operato pressoché in condizioni normali. Sono rimasti in uso parte degli audit in videoconferenza, ancorché regolamentati attraverso procedure di Accredia condivise a livello internazionale.
La struttura ha lavorato in smart working, che al termine della crisi pandemica ad inizio settembre è stato formalizzato con contratto aziendale, prevedendo anche agevolazioni finalizzate alla conciliazione degli impegni lavoro – famiglia.
Sono stati acquistati i nuovi uffici adiacenti a quelli già in uso, ampliando gli spazi ad uso del personale e aggiungendo sale riunioni opportunamente allestite.
Nel corso dell’anno è stato poi avviato un progetto che ha portato, nell’ottobre del 2022, alla costituzione di ICMQ S.p.A. Società Benefit e alla successiva e conseguente definizione di un Bilancio di Sostenibilità, per sancire la centralità della sostenibilità non solo nei servizi erogati, ma anche nella strategia aziendale e nel modo di operare.
Se per i servizi tradizionali si registrano delle lievi flessioni, trainanti e in crescita sono stati, invece, i servizi riguardanti i prodotti, sia volontario che cogente, le ispezioni, la sostenibilità delle opere e dei prodotti e la formazione. Per quanto riguarda le figure professionali, alcune hanno subito rallentamenti, altre, invece, hanno mantenuto un trend costante di crescita.
Sono continuati importanti investimenti per lo sviluppo di nuove attività innovative che potrebbero rappresentare settori di sviluppo negli anni futuri e che già danno i primi segnali: si citano in particolare le attività sul Protocollo Envision, il consolidamento del Program Operator EPDItaly, lo schema di certificazione del personale per esperti BIM e lo schema per la certificazione del sistema di gestione per il BIM. Queste nuove attività hanno permesso di avviare attività con grandi stazioni appaltanti che potrebbero condizionare il mercato della sostenibilità nelle costruzioni. È terminato poi lo sviluppo, nell’ambito della collaborazione con Enel X, uno schema e il relativo tool per il calcolo dell’Indice di Circolarità di Prodotto. È stato anche avviato un progetto per l’avvio della certificazione secondo lo schema Get It Fair che permette di valutare il rischio di impatti futuri negativi sugli aspetti ESG, temi di forte attualità e interesse.
È proseguita l’integrazione di Cersa in ICMQ, unificando maggiormente la parte commerciale, omogeneizzando alcune procedure e integrando anche la certificazione del personale.
Degna di nota è la crescita di consenso e di adesioni di Infrastrutture Sostenibili, l’Associazione Italiana per la Sostenibilità delle Infrastrutture, a carattere tecnico – scientifico, fondata da ICMQ insieme a Calzoni Costruzioni, Harpaceas e Politecnica. Ora l’associazione conta più di ottanta soci di primaria importanza nel panorama nazionale.
Con il 2022 si è giunti, infine, alla quattordicesima edizione del Premio di laurea in memoria dell’ing. Paride Passerini, un’occasione non solo per ricordare uno dei “fondatori” di ICMQ, ma anche per diffondere i valori dell’Istituto in uno dei principali poli universitari italiani.
Un nuovo logo per ICMQ
Secondo quanto emerso da un’analisi svolta nei confronti dei propri clienti e stakeholder, ICMQ incarna con grande autorevolezza l’emblema dell’organismo di terza parte indipendente: affidabile, trasparente, professionale, imparziale, esperto e rigoroso. Questi i valori riconosciuti dal mercato e dai nostri partner: imparzialità, competenza e propensione all’innovazione alla sostenibilità.
Inoltre, gli è stata attribuita una capacità di essere precursore su alcuni temi e di anticipare gli ultimi trend, in particolare in ambito ESG, digitalizzazione e sostenibilità.
In una fase di evoluzione strategica e identitaria, ICMQ ha voluto rinnovare la propria immagine per consolidare la leadership riconosciuta su temi e valori come il rigore e la trasparenza, ma anche su capacità strategiche, intuizione e comprensione dei nuovi mercati.
La scelta è stata quella di non creare uno «strappo» nella comunicazione: da un lato, mantenendo alcune caratteristiche identitarie di ICMQ (come, ad esempio, i colori) e lavorando a ipotesi di logo in continuità con l’immagine «storica» del marchio, dall’altro, studiando proposte che riprendessero quanto emerso da una profonda analisi identitaria, in grado di offrire una visione di ICMQ in linea con la sua evoluzione.
Il nuovo logo si fonda su linee scomposte che, organizzate, formano un tutto unico e perfettamente omogeneo, il rigore incontra l’innovazione e la contemporaneità, con un tocco visionario. Esso è in fase di declinazione nelle varie linee di servizi e verrà adattato gradualmente su tutto il materiale e strumenti di comunicazione.