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I Sistemi di Gestione e i cambiamenti climatici

Quando si parla di Sistema di Gestione Integrato, in genere si intende un Sistema che include (quanto meno):
- ISO 9001: Sistemi di gestione per la qualità
- ISO 14001: Sistemi di gestione ambientale
- ISO 45001: Sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro
Uno degli elementi che, a partire dal 2015 accomuna queste norme è la richiesta di comprendere il contesto in cui opera l’organizzazione. L’integrazione dei Sistemi è favorita dal fatto che tutte le norme che trattano Sistemi di Gestione (le tre di cui sopra e molte altre) condividono la stessa struttura: la cosiddetta High Level Structure (HLS) definita da ISO a partire dal 2012.
La scelta degli elementi da prendere in considerazione nell’individuazione del contesto spetta alle organizzazioni (cioè, alle aziende che applicano il Sistema di Gestione Integrato). Tuttavia, ISO ha “battuto il colpo”: a febbraio 2024 ISO ha emendato le tre norme sopra citate introducendo due novità:
- Al punto 4.1 – Comprendere l’organizzazione e il suo contesto – è stato aggiunto il seguente requisito: “L’azienda deve comprendere quanto possano essere rilevanti i fattori legati al cambiamento climatico”
- Al punto 4.2: – Comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate – è stata aggiunta una nota “Le parti interessate rilevanti possono avere esigenze connesse al cambiamento climatico”
La modifica è assolutamente identica per ciascuna norma, in virtù della struttura comune, ma il modo di affrontarle può presentare differenze in funzione dello “scopo” della norma.
L’approccio più intuitivo è quello legato all’ambiente: quello dei cambiamenti climatici è sicuramente un aspetto ambientale che non si può più trascurare: tutte le attività umane generano gas serra e le aziende dovrebbero valutare il proprio impatto. Il tema è presente da tempo tra le informazioni da includere nella Dichiarazione Ambientale redatta ai sensi del Regolamento EMAS e trattato da norme volontarie come la ISO 14064-1 (impronta di carbonio a livello di organizzazione) e ISO 14067 (impronta di carbonio a livello di prodotto) che riscuotono un interesse crescente da parte del mercato.
Il tema deve essere visto anche nell’altra direzione: come i cambiamenti climatici influiscono sull’attività dell’organizzazione, e qui si trova un punto in comune tra ambiente e qualità. Gli esempi possono essere molteplici: eventi metereologici estremi possono interrompere la catena logistica, sia a monte sia a valle, rendendo impossibile rispettare gli impegni presi. Nei casi più estremi le strutture stesse dell’organizzazione possono essere colpite (da alluvioni, frane ecc..) con tutto quello che ne consegue. E’ evidente che questo diventa un problema legato al tema della “qualità” e alla soddisfazione delle aspettative del cliente.
Anche la salute e la sicurezza dei lavoratori possono essere influenzate degli effetti del cambiamento climatico, sia in conseguenza degli eventi citati in precedenza, sia per le condizioni ambientali in cui le persone possono trovarsi a lavorare: l’esposizione al sole o al caldo prolungato possono mettere a rischio la salute e la sicurezza delle persone e la valutazione dei rischi non può non prendere in considerazione queste tematiche.
Considerato il numero di azienda certificate, ISO che, come noto, opera a livello globale, sta dando un fortissimo segnale nel creare consapevolezza verso le conseguenze del cambiamento climatico. Le parti interessate sono molte: aziende, consulenti, organismi di certificazione, ma a cascata anche gli utenti/clienti delle organizzazioni certificate e ISO chiede di tenere conto delle aspettative di queste parti interessate anche nell’ottica del cambiamento climatico.
La domanda sorge spontanea: quanto tempo c’è per adeguarsi? Gli emendamenti sono molto recenti, gli enti di accreditamento non si sono ancora pronunciati.
Sicuramente sarà definito un periodo transitorio che non potrà essere inferiore all’anno. Tuttavia, nell’aggiornamento dei Sistemi di Gestione come nella messa in atto di azioni quotidiane per combattere il cambiamento climatico, chi ha tempo non aspetti tempo.

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