Concrete Sustainability Council : novità con la nuova versione 3.0 del Technical Manual
Con l’avvento del nuovo anno, proseguono le attività di certificazione da parte di ICMQ per lo schema Concrete Sustainability Council (CSC). Il 13 dicembre 2023, attraverso un webinar informativo, è stata ufficialmente presentata la versione 3.0 del Technical Manual, entrata in vigore a partire dal 2 gennaio 2024. Quest’ultima revisione ha lo scopo di accogliere sempre più nello schema del CSC l’evoluzione delle tematiche Environmental, Social and Governance (ESG) e delle politiche di sviluppo sostenibile, migliorando la valutazione del grado di sostenibilità del calcestruzzo e della sua filiera di produzione e fornitura di cemento e aggregato.
A livello di struttura del sistema di valutazione, le Categorie che hanno subito le modifiche maggiormente significative sono state quelle dei Prerequisiti, del Management e dell’Environmental. Si riporta di seguito una loro sintetica descrizione:
• Prerequisiti: la struttura generale rimane invariata. Ai prerequisiti P1 (Ethical and Legal Compliance) e P4 (Environmental and Social Impact), sono state apportate delle modifiche, relative alla validità temporale e alla tipologia di documentazione da presentare da parte del Cliente per soddisfare il requisito. Per il prerequisito P2 (Human Rights) sono state introdotte modifiche sostanziali, che mirano a valutare il rispetto di tutti i diritti umani riconosciuti a livello internazionale nella “International Bill of Human Rights”, garantendo a ciascun lavoratore il diritto di un salario equo, un contratto e condizioni di lavoro adeguate;
• Management: sono state introdotte delle semplificazioni alla struttura generale apportate delle modifiche relative alla validità temporale della documentazione da presentare da parte del Cliente per soddisfare il requisito;
• Environmental: nonostante non vi siano particolari modifiche alla struttura, alcuni crediti hanno subito significative variazioni, tra cui in particolare quelli relativi alle tematiche degli impatti ambientali del prodotto valutati nel suo ciclo di vita (Life cycle assessment - LCA), dell’uso dell’energia e degli impatti sul clima, dell’uso dell’acqua, degli impatti sulla biodiversità, dell’uso di materiali secondari e dell’impatto dei trasporti. Ad esempio, per il credto E3 (Energy & Climate) è stato introdotto un aggiornamento inerente in quantitativi attesi di emissioni di CO2, mentre per il credito E5 (Water) è stata inserita la richiesta dell’implementazione da parte dell’azienda di una “Water policy”. Per il credito E6 (Biodiversity) è stato aggiunto il criterio di “No Net Loss”, con lo scopo di quantificare ulteriormente l’impatto sulla biodiversità generato dall’impianto, oltre al criterio di “Additional Action for Nature”, per apprezzare l’adozione di misure volontarie a favore della natura nel sito produttivo, coinvolgendo forza lavoro e/o stakeholder locali. Le novità per il credito E7 (Secondary materials) sono costituite dal fatto che sono ora presi in considerazione anche l’impiego di materiali fini utilizzati in alternativa a quelli vergini (ARM), i materiali cementizi secondari (SCM) e i filler, così come l’ottimizzazione dell’uso di materiali riciclati (R-material) per il calcestruzzo. Per il credito E8 (Transport) sono state implementate maggiori tipologie di trasporto a bassa emissione.
Per maggiori e più dettagliate informazioni è possibile consultare il sito del CSC: www.csc.eco.
Revisione dei restanti schemi di valutazione
Unitamente all’aggiornamento del manuale, che disciplina la valutazione per il calcestruzzo e per le filiere del cemento e dell’aggregato, il CSC ha anche coerentemente revisionato e riordinato i restanti schemi di valutazione, introducendo in particolare quelli per la valutazione di prodotti prefabbricati in calcestruzzo con rinforzi in acciaio, con produzione del calcestruzzo nello stesso impianto (schema “Precast concrete with own fresh concrete production”), o esternamente all’impianto (schema “Precast concrete without fresh concrete production”). Inoltre, lo schema di “Cement grinding” è stato revisionato al fine di prendere in considerazione, oltre ai soli centri di macinazione anche quelli di miscelazione del cemento, ora entrambi disciplinati dallo schema “Cement grinding &blending”.
Come specificato nello stesso webinar, con la transizione alla nuova versione del Technical Manual 3.0, il CSC intende in questo modo intercettare le esigenze specifiche del settore di mercato, mantenendosi al contempo sempre al passo con l’evoluzione delle tematiche dello sviluppo sostenibile.