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Pianificare le città sostenibili

Il PNRR, oltre a portarci notevoli benefici di tipo economico, ha di fatto costretto l’Italia a dedicarsi ad una attività alla quale non siamo molto abituati: pianificare. È stato redatto un piano di cinque anni, con obiettivi chiari e misurabili, date di scadenza, punti di controllo dello stato di avanzamento (milestones), nonché evidenze del corretto completamento dell’opera o delle attività previste. Dovremmo quindi fare tesoro di questa esperienza e replicarla nei progetti di grande respiro di cui il Paese ha bisogno, come ad esempio la Rigenerazione Urbana. Non più interventi isolati ed indipendenti, ma inseriti in un contesto globale con un approccio olistico nella quale la sostenibilità e le infrastrutture sono l’elemento centrale.
“Pianificare città sostenibili: il ruolo delle infrastrutture” è il titolo della prossima Envision Conference 2024 che si terrà a Roma il prossimo 2 ottobre. Non più l’infrastruttura vista come singolo elemento, ma come parte di un sistema complesso del territorio e della città: quindi infrastrutture per l’energia, per l’acqua, per la gestione dei rifiuti, per il trasporto. Il prof. Spiro Pollalis dell’Università di Harvard ci illustrerà questo concetto con l’utilizzo del Protocollo Envision come strumento operativo. Esempi di casi già realizzati negli Usa e in Italia ne dimostreranno la fattibilità e l’attualità. In una tavola rotonda con il mondo finanziario e assicurativo capiremo l’attrattività di questo approccio per gli investitori.
Le infrastrutture possono trainare una nuova stagione di sviluppo con moltiplicatori potenzialmente enormi. Secondo un rapporto della Camera dei deputati dello scorso agosto il volume degli investimenti necessari alla realizzazione di infrastrutture strategiche e prioritarie sfiora i 450 miliardi di euro. La Tassonomia europea e le richieste delle nuove generazioni impongono agli investitori di operare secondo nuovi paradigmi e obiettivi.
Dobbiamo rispondere con opere progettate e realizzate guardando ai loro effetti sociali e ambientali. In un Paese come il nostro, esposto a rischi sismici e idrogeologici, il cambiamento climatico gioca un ruolo determinante nella pianificazione, progettazione, costruzione e gestione delle infrastrutture, sia grandi che piccole e non solo come opere fisiche, ma anche come vettori per la produzione di servizi essenziali per persone, famiglie e imprese, supportando così la qualità della vita e uno sviluppo di lungo periodo.
“Pianificare la città sostenibile” non è pertanto uno slogan ma una formidabile opportunità che possiamo cogliere se iniziamo a confrontarci con una visione di grande respiro e con lungimiranza. Così facendo ci accorgeremo che la sostenibilità non è un costo, bensì un grande valore.


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