Novità e Opportunità per gli EGE certificati
Abbiamo intervistato Luca Zanchi, certificato ICMQ per il profilo EGE settore civile ed industriale e Responsabile Area Sostenibilità di Fedabo S.p.A. Società Benefit.
Visto l’interesse e la partecipazione attiva del pubblico presente allo scorso Webinar ICMQ dedicato alla figura professionale dell’Esperto in Gestione dell'Energia vorremmo riproporre alcune delle domande affrontate insieme al nostro esperto tecnico.
Quali sono i focus sui nuovi compiti dell’EGE introdotti dalla versione 2023 della norma 11339?
La versione 2023 della norma UNI CEI 11339 per Esperto in Gestione dell’Energia è stata utile, dal mio punto di vista, da un lato per aggiornare i compiti e le attività specifiche dell’EGE attualizzandoli al mutato contesto a livello di tecnologie e competenze, dall’altro per offrire contestualmente sempre più opportunità a livello di sbocchi professionali per chi ottiene questo tipo di qualifica.
Da questo punto di vista, le novità principali introdotte dalla nuova versione della norma, riguardano l’inserimento di attività legate alla tematica della transizione energetica e decarbonizzazione: sia con focus sull’innovazione tecnologica (IA e IoT) che con uno sguardo alla sostenibilità, ovviamente connessa con l’uso e la gestione dell’energia (economia circolare, impronta di carbonio e piani di decarbonizzazione).
Qual è il ruolo e il coinvolgimento dell’EGE in nuove opportunità proposte dalla normativa?
Un ruolo chiave, a livello di opportunità proposte dalla normativa per l’EGE, sarà giocato dalla Direttiva Europea 2023/1791 sull’efficienza energetica che, da un lato prevede l’attuazione di un sistema di gestione dell’energia certificato per le imprese con un consumo annuo medio di energia superiore a 85 TJ e dall’altro lato prevede la realizzazione di audit energetici per le imprese con un consumo annuo medio di energia superiore a 10 TJ che non attuano un sistema di gestione dell'energia. È evidente che questa direttiva rappresenterà una grossa opportunità di lavoro per gli EGE, che saranno le prime figure professionali a cui potersi appoggiare per l’espletamento di tali obblighi.
Anche a livello nazionale, ad esempio con il Piano di Transizione 5.0 e con il Decreto CAM Edilizia, si sono aperte ulteriori possibilità di lavoro per gli EGE: da un lato con la possibilità di certificare i risparmi energetici connessi agli interventi per cui si richiede un incentivo e dall’altro con la realizzazione di diagnosi energetiche.
Quali sono le possibili interazioni e collaborazioni fra EGE, Energy manager e auditor SGE?
Con questa revisione della norma e in base a quanto descritto in precedenza, le possibili interazioni e collaborazione dell’EGE con le altre figure professionali del mondo energy management si moltiplicano. L’interazione fra EGE e Energy manager sarà fondamentale per continuare e approfondire il percorso riguardante le diagnosi energetiche e la verifica della realizzazione degli interventi di efficienza energetica in esse contenuti, con annessa la quantificazione e comunicazione dei risparmi energetici ottenuti.