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I vantaggi della norma UNI 11673 per il settore dei serramenti

Rivolgiamo alcune domande a Stefano Mora, uno dei massimi esperti italiani del settore dei serramenti, membro dei principali tavoli di normazione, Direttore Generale del Consorzio LegnoLegno: realtà che opera a Correggio (RE) offrendo servizi di formazione, laboratorio di prova, organizzazione di eventi, certificazione, per lo sviluppo del settore dei serramenti.
LegnoLegno è Organismo di Valutazione per conto di ICMQ ed opera sia nella certificazione delle competenze del personale di posa dei serramenti, sia nella effettuazione di prove di laboratorio, nonché nella effettuazione di audit in campo ai fini della certificazione del processo di posa dei serramenti.

Nell’attività di posa in opera dei serramenti e in particolare nella realizzazione dei giunti primario e secondario, quali sono le problematiche più critiche che si possono riscontrare?
Vi sono almeno due tipologie di problematiche sovente emergono: innanzitutto ci si imbatte sovente in errori di progettazione esecutiva, ossia di errori che determinano (per inconsapevolezza o per incompetenza) il mancato mantenimento delle prestazioni in opera dei prodotti. Questi errori riguardano sia la mancata continuità delle barriere di isolamento termico o acustico (specie nelle traverse inferiori dei serramenti), sia l’impiego di materiali con caratteristiche non congrue rispetto al ruolo che devono svolgere.
Una seconda tipologia di problematiche è relativa a errori di natura prettamente esecutiva, derivanti dal mancato rispetto delle indicazioni fornite in sede di progettazione esecutiva o dal non corretto impiego di taluni materiali.
Nell’esperienza delle campagne di test in cantiere condotte negli ultimi anni, considerando entrambe le problematiche, possiamo quantificare tali errori come presenti in più del 35% degli interventi esaminati.

Quali vantaggi può apportare al processo di posa in opera dei serramenti l’applicazione della norma UNI 11673 e in particolare la certificazione del processo di posa?
La corretta e completa applicazione dei requisiti normativi, sia in termini di progettazione esecutiva che di competenze degli operatori, consente di abbattere drasticamente tali errori, assicurando il mantenimento delle prestazioni dei prodotti in opera nel tempo. Ciò è tanto più vero quanto se siamo in presenza di interventi di riqualificazione energetica di interi edifici o di nuova edificazione. In quei casi vengono normalmente effettuati interventi rilevanti sulle parti opache dell’edificio ed installati serramenti ad elevate prestazioni; il sistema di posa e la soluzione di installazione adottata divengono il vero “tallone d’Achille” di un intero intervento di riqualificazione.
La certificazione dell’intero processo, ancorché volontaria, è un buon sistema per gestire i passaggi tecnico-operativi e per dare evidenza ai Committenti dell’applicazione degli standard normativi.

Quali motivazioni vi hanno portato a farvi parte attiva nella certificazione del processo di posa dei serramenti?
Dal un lato riscontriamo una significativa esigenza di qualificazione e differenziazione sul mercato da parte dei serramentisti, anche derivante dalla fine di operazioni fortemente sovvenzionate (ex Superbonus 110%) che hanno determinato una riduzione degli ordinativi ed una crescente motivazione alla differenziazione sulle imprese.
Dall’altro lato dobbiamo riconoscere che, pur con tutti i limiti, operiamo a contatto con imprenditori, aziende ed operatori che fanno della “buona esecuzione” un elemento fondamentale del proprio lavoro; si tratta certamente di esigenze imprenditoriali e di mercato, ma la cultura d’impresa del settore è da sempre molto orientata alla qualità.

In che misura ritenete che il mercato recepirà gli investimenti dei vostri soci delle aziende del settore nella certificazione del processo di posa dei serramenti?
Negli ultimi anni il mercato dei serramenti, e più in generale quello dei prodotti da costruzione, ha vissuto anni… intensi. La crisi economica, la pandemia e poi gli incentivi fiscali da Superbonus hanno portato le aziende ad operare in situazioni mutevoli, senza la possibilità di sviluppare una adeguata pianificazione. Ritengo quindi che servirà un po’ di tempo per far si che i processi di certificazione di impongano al mercato, ma altresì ritengo che sia un percorso che verrà intrapreso e che via via crescerà.
Naturalmente, è necessario che i principali attori sia consci del fatto che è necessario non solo strutturare percorsi di certificazione coerenti e percorribili, ma che tali sistemi vadano fatti conoscere al mercato, con attività di comunicazione e sensibilizzazione mirate.

Per saperne di più....
Le norme della famiglia UNI 11673: strumenti per raggiungere e mantenere le prestazioni di isolamento termico degli edifici, qualificando e controllando il processo di posa in opera dei serramenti

I serramenti apportano un contributo certamente fondamentale alle prestazioni termoigrometriche dell’involucro edilizio. In tale ambito, i giunti primario e secondario svolgono un ruolo di primo piano nell’ottenimento e mantenimento delle performances oggi richieste dalle norme vigenti ed imposte da un costo dell’energia sempre crescente.
Il giunto primario è quello che realizza la giunzione tra foro nella parete e controtelaio, il giunto secondario è quello che interfaccia il controtelaio con il serramento vero e proprio.
I serramenti di comune utilizzo sono oggigiorno pressoché tutti marcati CE, quindi accompagnati dalla dichiarazione di prestazione, che ne conferma le performances; a loro volta, tali prestazioni vengono determinate da appositi laboratori notificati presso la Commissione Europea con i cosiddetti ITT (Initial Type Tests) nell’ambito dei “Sistemi di Valutazione e Verifica di Costanza delle Prestazioni” (AVCP) 1 e 3. Ugualmente le chiusure laterali e superiori (pareti, solai e coperture) sono realizzate con materiali da costruzione sempre qualificati tramite marcatura CE.
Ne consegue che, spesso, proprio la realizzazione dei giunti tra le chiusure ed i serramenti rappresenta l’anello più debole di questa “catena prestazionale”.
L’ente di normazione è intervenuto pubblicando la UNI11673, una famiglia costituita da quattro norme:
• UNI 11673-1:2017 - Posa in opera di serramenti - Parte 1: Requisiti e criteri di verifica della progettazione.
• UNI 11673-2:2019 - Posa in opera di serramenti - Parte 2: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza del posatore di serramenti.
• UNI 11673-3:2019 - Posa in opera di serramenti - Parte 3: Requisiti minimi per l'erogazione di corsi di istruzione e formazione non formale per installatori/posatori di serramenti.
• UNI 11673-4:2021 - Posa in opera di serramenti - Parte 4: Requisiti e criteri di verifica dell'esecuzione.
Da questa famiglia di norme nascono due schemi di certificazione, il primo riferito alla qualifica mediante certificazione del personale di posa dei serramenti (caposquadra, posatori senior e junior), che fa capo alle parti di norma 2 e 3. Il secondo che verte sulla qualifica e certificazione dei processi di progettazione e realizzazione dei giunti di posa; le norme di riferimento, in questo caso, sono la 1 e la 4.
Lo schema di certificazione del processo di posa dei serramenti prevede che in una prima fase siano svolte verifiche approfondite sulla coerenza con i requisiti di norma della fase di progetto dei giunti di posa, ad esempio al fine di scongiurare eventuali incompatibilità tra i materiali impiegati, oppure per assicurare che avvengano le opportune comunicazioni tra gli attori del processo edilizio coinvolti nella realizzazione di tali giunti (facendo anche utile riferimento alla norma UNI 10818).
Nella seconda fase, vengono invece effettuate verifiche ispettive in cantiere, durante le quali si valuta la corretta applicazione delle procedure adottate dall’azienda di posa e si effettuano prove fisiche al vero su serramenti posati in opera, facendo riferimento ai metodi richiamati nella UNI 11673-4.
L’attività conduce poi al rilascio di una certificazione volontaria di prodotto, intestata all’azienda e coerente con la norma UNI EN ISO/IEC 17065:2012.



Leggi l'articolo impaginato su ICMQ Notizie n. 115

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ICMQ è organismo di certificazione di terza parte accreditato da Accredia e specializzato nel settore dell’edilizia e delle costruzioni.