

I vantaggi di saper controllare i rischi
La norma ISO 22301 tratta il tema della Continuità Operativa, riferendosi, quindi, alla capacità di continuare l’erogazione di prodotti e servizi o di riattivarla entro tempi accettabili nel caso in cui si verifichino eventi, attesi o inattesi, in grado di mettere in crisi la capacità produttiva, in senso ampio, dell’organizzazione. La certificazione di parte terza consente di dimostrare a tutte le parti interessate che il Sistema di Gestione per la Continuità operativa è attivo ed efficace: trattandosi di prodotti/servizi critici, la cui mancanza potrebbe avere un impatto significativo sui clienti e sulla collettività in generale, la presenza di una certificazione ISO 22301 potrebbe essere un elemento significativo al momento di scegliere il fornitore a cui affidarsi.
Riportiamo l’intervista a Tecne, recentemente certificata in riferimento a questa norma.
Quali sono le principali motivazioni che vi hanno spinto a scegliere la certificazione ISO 22301 per la vostra azienda?
In Tecne la certificazione di una norma rappresenta il punto di arrivo di un percorso di crescita della competenza e della consapevolezza aziendale di quello che è un sistema di gestione e di controllo.
La certificazione ci ha permesso, all’interno di uno schema consolidato, il passaggio culturale dalla gestione delle emergenze alla gestione del rischio e dalla gestione per esperienza, a volte legata ai singoli manager, ad un modello di consapevolezza e miglioramento continuo, unitario per tutta l’azienda.
Quali aspetti della gestione della continuità operativa ritenete più critici per la vostra organizzazione e come pensate che la certificazione possa aiutarvi a rafforzarli?
Tecne è la Società di Ingegneria del Gruppo Autostrade per l’Italia, occupandosi principalmente di progettazione e direzione lavori. La società coordina le attività ingegneristiche legate alla manutenzione, al potenziamento e all'ammodernamento di circa 3.000 km di rete autostradale, nonché quelle relative a infrastrutture strategiche per il Paese. In quest'ambito, caratterizzato dall'assenza di importanti asset fisici di produzione, risulta fondamentale garantire che l'attività intellettuale dei nostri tecnici possa essere rappresentata in modo continuo e ai massimi livelli di attenzione. Gli aspetti più critici risultano di conseguenza concentrati su tre argomenti: la continuità di funzionamento degli asset informatici, hardware e software, la continuità operativa legata alla presenza e disponibilità del personale, in particolare delle figure o delle unità organizzative più critiche, e infine la continuità operativa dei nostri fornitori, che rappresentano un importante supporto alle nostre attività.
Quali benefici vi aspettate di ottenere, sia in termini operativi che strategici, con l’implementazione della ISO 22301?
La certificazione garantisce un approccio formale e sistematico di analisi di tutti gli elementi aziendali, aiutandoci a non tralasciare nessun argomento e allo stesso tempo seguire le evoluzioni dell’organizzazione o del business. La certificazione è un importante elemento di coinvolgimento del management e del resto della popolazione aziendale. Dando un obiettivo che va al di là delle procedure e prassi, dell’organizzazione e delle conoscenze, ci permette di guardare oltre le esigenze di breve periodo per traguardare le azioni verso un obiettivo comune e concreto facilmente comprensibile e condivisibile sia verso l’interno che verso gli altri stakeholder esterni all’azienda.
Per un’azienda come la vostra, quanto è importante poter dimostrare, attraverso certificazioni riconosciute, il proprio impegno verso la qualità e la continuità operativa?
La norma ISO 22301 ha permesso di completare un percorso di riunificazione, all'interno di un unico sistema di gestione, di quelle che erano le attività di continuità operativa, o gestione delle emergenze, che nel tempo l'azienda si era data, seguendo le necessità del momento o le intuizioni del management.
Due anni fa ci siamo posti la domanda se la sola gestione delle emergenze fosse sufficiente o meno e abbiamo deciso di alzare il livello di attenzione cominciando a raccogliere quanto già disponibile integrandolo e completandolo all’interno di un sistema di gestione. Siamo così passati da un'attività focalizzata sui soli argomenti ritenuti più critici ad un'attività di costante monitoraggio e miglioramento, basata sulla valutazione a 360° del rischio intrinseco nell'attività dell'azienda e corredata dall’applicazione di metodologie consolidate. Nell'ambito della continuità operativa, la certificazione è un traguardo che ci rende consapevoli di aver fatto bene ed è un importante elemento di dimostrazione, sia all’interno che all’esterno dell’azienda, che l’argomento è per noi importante, correttamente sviluppato e gestito ora e in futuro.
Come avete affrontato il processo di certificazione e quali sono stati gli aspetti più significativi o sfidanti del percorso?
Il processo di certificazione è stato un percorso articolato che abbiamo affrontato con una combinazione di pianificazione, coinvolgimento di tutte le unità organizzative e focus costante sulla qualità e sul rispetto e l’accrescimento del Sistema Integrato aziendale.
Essendo parte di un Gruppo, abbiamo potuto confrontare la nostra esperienza con quella dei colleghi che si sono cimentati sullo stesso percorso. Abbiamo bilanciato lo sviluppo interno con il supporto di consulenti esterni per attingere alle migliori e più avanzate conoscenze sull’argomento e abbiamo cercato di valorizzare al meglio le esperienze pregresse e i contributi dei colleghi.
Un momento particolarmente importante è stato quello di declinazione degli aspetti procedurali sulle decisioni organizzative e sull’attivazione dei presidi di monitoraggio e gestione della continuità operativa. L’individuazione di colleghi con ruoli specifici e il loro coinvolgimento è stato uno dei momenti più formativi e rappresentativi del processo.