La certificazione dei valutatori immobiliari è formalmente richiesta in alcuni settori di mercato. Ad esempio, in ambito bancario le linee guida ABI stabiliscono che il perito deve possedere determinate capacità ed esperienze, che possono essere dimostrate con la certificazione rilasciata in conformità alla norma UNI 11558 da un organismo accreditato ISO 17024 come ICMQ, accreditato da Accredia.
La certificazione costituisce uno strumento di garanzia delle competenze, oltre che verso gli istituti di credito, anche verso le aziende in genere (ad esempio per cessioni, fusioni e trasformazioni, aggiornamento dei bilanci) e verso i tribunali. Tutte realtà che necessitano di valutazioni immobiliari condotte correttamente anche in un’ottica di trasparenza e di sicurezza finanziaria. L’esame di certificazione è rivolto a valutatori che possiedono almeno tre anni di esperienza nel settore e segue le direttive della prassi di riferimento UNI/PdR 19:2016, che stabilisce i modi e i criteri di valutazione dell’esame. Questo consiste in tre prove scritte - una con domande a risposta multipla, una con esercizi a risposta chiusa e una di analisi di casi studio – ed è differenziato in due livelli:
I valutatori di livello avanzato che possiedono i requisiti descritti nella prassi UNI/PdR (esperienza almeno decennale o docenti di estimo e valutazioni nei diversi gradi scolastici) possono ottenere la certificazione mediante la sola valutazione degli elaborati richiesti dall’organismo di valutazione, senza partecipare all’esame in aula salvo esito negativo della valutazione documentale.
Il certificato ha una validità di cinque anni, al termine dei quali ICMQ effettua un riesame del mantenimento dei requisiti.
ICMQ è accreditato da Accredia per certificare chi esercita professioni per le quali sono state pubblicate norme UNI di qualifica delle competenze.